Anche quest’anno Russiz Superiore viene premiata da Giovanni Bigot, che assegna 90 punti al vigneto “Sauvignon Relais“.
“Anche nelle annate difficili ogni regione viticola presenta delle zone vocate che l’Indice Bigot è in grado di evidenziare. I vigneti capaci di distinguersi testimoniano la capacità dell’essere umano, dell’agricoltore, di adattarsi nel trovare soluzioni agronomiche e produrre grandi vini nonostante le avversità”. Parola di Giovanni Bigot, fondatore e titolare della società Perleuve e ideatore dell’Indice Bigot, che attraverso 9 indicatori valutati (produzione, superficie fogliare, rapporto tra foglie e produzione, sanità delle uve, tipologia del grappolo, stress idrico, vigore, biodiversità e microrganismi ed età del vigneto) classifica i migliori vigneti per potenziale qualitativo.
Quest’anno sono 62 i vigneti che hanno raggiunto le vette qualitative più alte, in una lista emersa dopo aver analizzato 1.400 appezzamenti totali, distribuiti in diverse regioni italiane, Slovenia, Cipro e Macedonia.
“L’Indice Bigot si conferma un ottimo strumento per identificare le vigne con una vocazione naturale distintiva. È interessante notare come alcuni vigneti si riconfermano negli anni, delineando così le aree viticole che in futuro potremmo definire, alla francese, cru. La combinazione ottimale dei 9 fattori agronomici – spiega Giovanni Bigot – è rara, tanto che solo il 5% dei vigneti esaminati la scorsa annata è riuscito a ottenere un punteggio uguale o superiore ai 90 punti, anche a causa delle difficili condizioni meteorologiche che hanno colpito l’intero territorio italiano e il Mediterraneo, mettendo alla prova le capacità dei viticoltori nel mantenere alti standard qualitativi”.
La premiazione sarà di scena a Vinitaly 2024.
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